Il freddo non sempre è una questione di clima. O di temperatura. Quando stiamo male, siamo sofferenti o delusi possiamo sentir freddo anche d’estate. Il freddo dentro, il tema di un’altra delle mie poesie di vita e d’amore in romanesco.
Un freddo strano quello che ci avvolge quando soffriamo, tale da farci venire il bisogno di coprirci. Di cercare calore, fra le coperte, sotto un maglione o nell’abbraccio di chi amiamo. Un freddo che penetra le ossa, che tocca direttamente il cuore.
E che ci induce, spesso, a coprirlo troppo per non fargli prendere freddo. Oggi pubblico quindi ”Er freddo”, una delle mie poesie di vita e d’amore in romanesco fra quelle che si possono trovare pubblicate sulla mia pagina Facebook e sul profilo Instagram.
”Er freddo”
C’avete mai fatto caso?
Quanno stamo male,
semo tristi o se sentimo soli,
er freddo se fà più forte.
Anzi, ce prenne n freddo diverzo.
Che te penetra e ossa, sentimo freddo dentro.
Pure si fori fà callo e a gente sta a maniche corte.
Ma ar core e maniche corte nun je le poi mette,
che se raffredda facile. E aggravasse è n’attimo.
E poi, pe curallo, ce vole troppo tempo.
E allora capita che preferimo faje sentì callo,
tenello coperto, invece che rischià de fallo ammalà.
Photo – Pixabay