Il passato è un libro da leggere e rileggere con attenzione. Non perché dobbiamo rimuginarci sopra, ma perché ci insegna più di quanto possiamo pensare. Di questo parlo in una delle mie poesie sul passato in romanesco.
ll passato ci insegna a capire dove abbiamo sbagliato e dove abbiamo fatto bene. A chi abbiamo dato troppo e non meritava, mentre a chi abbiamo dato poco ma meritava molto di più. Dentro al nostro passato c’è l’indicazione di come siamo, di come e quando abbiamo fatto determinate scelte. E perché.N
Nel passato, soprattutto, c’è la convinzione che il tempo non torna indietro. E che va donato solo a chi può e sa farne buon uso. Oggi pubblico quindi ”Er passato”, una delle mie poesie sul passato in romanesco, fra quelle che si possono trovare pubblicate sulla mia pagina Facebook e sul profilo Instagram.
”Er passato”
Capita de guardasse ndietro e de fasse domanne.
Avrò fatto bene, me sarò perzo quarcosa?
Er più dee vorte, prima se dimo sì
e poi se smentimo da soli.
Perché er passato nun ce dovrebbe fà ripenzà, ma solo nzegnà.
Che a vorte damo er massimo a chi nun ze meritava manco er minimo,
e damo zero a chi se meritava mille.
Ma nun c’ha mai avuto er coraggio de diccelo.
Er passato sta là e dicce che er domani
è l’unica cosa che potemo cambià, si lo sapemo nterpretà.
E che er tempo va dato a chi lo sà valorizzà.
Perché na vorta passato, nun torna più.
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