”Gocce sui vetri”

poesie sulla nostalgia in romanesco

La pioggia lascia dolcemente appoggiare le sue gocce sui vetri delle nostre finestre. E in quelle gocce cerchiamo chi non c’è, guardiamo lontano e ci interroghiamo sul tempo e sulle mancanze. Di questo parlo in una delle mie poesie sulla nostalgia in romanesco.

La pioggia porta con sé il mettersi davanti alle finestre, il guardare verso l’esterno e il soffermarsi sulle gocce. Dentro a quelle gocce ognuno di noi vede qualcosa di differente. Chi ci vede il tempo che scorre, chi la riflessione del momento sulla vita. Chi la mancanza di qualcuno che non c’è.

La pioggia ci ricorda quanto sia importante la luce, specie quando tutto diventa buio. E a volte ci capita di cercare la luce e di non trovarla. Allora ci sembra che la pioggia sia destinata a non finire mai. Ma il sole, nella vita, torna sempre. Oggi pubblico quindi ”Gocce sui vetri”, una delle mie poesie sulla nostalgia in romanesco, fra quelle che si possono trovare pubblicate sulla mia pagina Facebook e sul profilo Instagram.

”Gocce sui vetri”

Quanno piove, e piove forte, se mettemo davanti ae finestre.

E guardamo e gocce sui vetri. E se fermamo a riflette, a penzà.

Er più dee vorte a quarcuno n particolare,

che ce sta lontano o che nu nce sta più.

E gocce de pioggia sui vetri sò frammenti de ricordi,

che ce fanno guardà lontano. Dentr’a qua parte de core

che magari da tanto tempo nun guardavamo.

Quanno piove forte arisentimo e mancanze più forte de prima.

Quanno er cielo se fà buio cercamo a luce

e a cercamo ndo l’avemo sempre trovata.

E quanno nun la trovamo, ce pare che potrebbe piove pe sempre.

Photo – Pixabay

Classe 1979, romano. Innamorato della comunicazione, delle parole che diventano emozioni. Qui mi diletto in una delle mie passioni più grandi: scrivere poesie in romanesco!
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