”Na lacrima n saccoccia”

Poesie di vita e d'amore in romanesco

Ogni volta che piangiamo, per amore o per dolore, riceviamo una lezione. Ogni volta che soffriamo riceviamo una lezione. E cerchiamo un modo per ricordare la lezione appresa e non cadere più in quell’errore: una lacrima in tasca, da risentire ogni volta che piangiamo. Per ricordare. Di questo parlo nell’ultima delle mie poesie poesie di vita e d’amore in romanesco.

Un piccolo monito che ci ricorda gli errori fatti e i torti ricevuti. Le vere motivazioni per cui dovremmo piangere e quelle che, invece, certe lacrime non le meritano perché fanno parte di un ciclo di eventi di vita. E da cui dovremmo trarre insegnamenti, assieme al fisiologico dolore per la delusione o per la mancanza.

E allora, ogni volta che piangiamo per amore o per dolore, che soffriamo per qualcuno o qualcosa ricordiamoci di mettere in tasca una di quelle lacrime. E di sfiorarla ogni volta, per ricordare che quel giorno la nostra vita, seppur di poco, è cambiata. Oggi pubblico quindi ”Na lacrima n saccoccia”, una delle mie poesie di vita e d’amore in romanesco, fra quelle che si possono trovare pubblicate sulla mia pagina Facebook e sul profilo Instagram.

”Na lacrima n saccoccia”

A prossima vorta che piagni, pe amore o pe dolore,

pija a prima lacrima e mettetela n saccoccia.

Tiella stretta bene, che nun va perza mai.

E quanno te ricapiterà da sentì bisogno de piagne

pe quarcuno o pe quarcosa, valla a cercà.

Senti come te bagna e dita e aricordate er perché sta là.

Come c’è arivata e quante ne sò scite ancora, dopo de lei.

Na lacrima n saccoccia pe ricordasse sempre

che er pianto è na libberazione, ma pure na lezione.

De quanno sbajamo e de quanno sbajano verzo de noi.

Aricordate sempre de certe lacrime, che sò amare come er fiele.

E mentre ce rigano e guance, ce cambiano a vita.

Photo – Pixabay

Classe 1979, romano. Innamorato della comunicazione, delle parole che diventano emozioni. Qui mi diletto in una delle mie passioni più grandi: scrivere poesie in romanesco!
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