Andiamo giù, soffriamo in maniera devastante, veniamo sopraffatti da un dolore che ci pare eterno. Ma ci rialziamo. Sempre. Di questo parlo in una delle mie poesie sul non arrendersi in romanesco.
La vita ci mette spesso di fronte a prove durissime, a delusioni e dolori inaspettati. Che paiono ucciderci dentro, lasciandoci apparentemente senza una speranza. Ma è proprio in quei momenti che riscopriamo quanto siamo forti, quanto di buono c’è per cui andare avanti con coraggio. Scopriamo la forza, perché è la nostra sola alternativa.
Sappiamo di poterci fare male, di poter fallire. Eppure proviamo, sbattiamo la testa e ricominciamo. Perché dentro di noi c’è la scintilla della vita che non si estingue mai, e ci dice ogni volta che dobbiamo rialzarci. E guardare avanti. Oggi pubblico quindi ”Trasparenze”, una delle mie poesie sul non arrendersi in romanesco, fra quelle che si possono trovare pubblicate sulla mia pagina Facebook e sul profilo Instagram.
”Tu sei tu”
E poi vai giù,
ndo manco er cielo penzi te pò tirà su.
Te casca r monno addosso,
te senti svotata come n barattolo dentr’a na credenza.
C’hai provato senza penzà,
te sei buttata senza guardà.
Sapevi che te potevi fà male,
ma sei così, capoccia coraggiosa.
Tosta come na roccia,
luminosa come na stella.
Mò fà male, o sò.
Ma tu sei deppiù de questo.
Sei n soriso che chi ce guarda dentro
ce se perde.
Photo – Pixabay